martedì 1 marzo 2011

A Torino si muore di Malasanità. Attenti!!

State attenti voi che leggete, abitanti di Torino... ai vostri dottori, nei vostri ospedali.. Potrebbe succedervi quello ch'è successo al segnalatore della prossima denuncia; anche se noi, non ve l'auguriamo mai...

Attenti, dunque. Per non essere la prossima vittima di Malasanità di Torino, l'unico modo è prevenire.. Fate sapere, questa storia. E, adoperatevi con qualsiasi mezzo affinchè mai più si ripeta, una simile tragedia!! Un simile orrore!


Raccogliamo la Denuncia, fatta sul sito di DenunceItaliane.it:
http://www.denunceitaliane.it/forum/malasanita/2-denunciare-medico-incompetente-o-desideroso-di-soldi-.html#2

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Mi chiamo Luca Milletarì, vivo a Torino e voglio lasciare scritto su questo sito internet una mia esperienza diretta di malasanità, avuta, seguendo la malattia di mio padre, Antonino Milletarì. (tumore polmonare)

Nel 2001 abbiamo scoperto l'esistenza di un tumore al polmone, abbiamo iniziato tutte le relative cure come la radioterapia, la chemioterapia ed un intervento chirurgico al polmone per esportare il tumore (ancora non in metastasi).

Tutto è proceduto bene ed abbiamo incontrato medici molto bravi e disponibili verso questo tipo di malattia all'interno del reparto pneumatologico dell'Ospedale S. Luigi di Orbassano in provincia di Torino. Abbiamo seguito tutti i vari cicli di chemioterapia dopo l'intervento al polmone e tutto sommato stava procedendo bene, il tumore si ripresentava in piccole cellule ed attraverso la chemioterapia veniva distrutto per poi riformarsi di nuovo dopo un paio di mesi e di conseguenza distruggerlo nuovamente con i cicli di chemioterapia.

Purtroppo nell'ottobre del 2004, un giorno come tanti, mio padre era in ospedale per aspettare di effettuare un altro ciclo di chemioterapia.
Ad un certo punto arriva nel reparto dove eravamo (pneumatologico), un medico del reparto di chirurgia generale, e ci comunica che guardando delle lastre avevano trovato un diverticolo (un foro nell'intestino) a mio padre e se non si sottoponeva subito ad un intervento avrebbe vissuto più o meno per altri 7 giorni.
Io e mio padre ci siamo guardati stupiti e dopo averne parlato tra di noi decidemmo (quasi costretti) di ascoltare questo medico e di farsi operare per eliminare questo diverticolo.

Il giorno successivo mio padre viene portato in sala operatoria e viene operato. Io mi trovavo per lavoro a Novara ed appena mi sono liberato dal cliente sono corso all'ospedale ed arrivai un ora dopo che fosse finito l'intervento. Intervento chirurgico effettuato dai Dottori: Roberto Rosa e da Stefano Enrico.

Appena arrivai al reparto di chirurgia generale, dove era mio padre, subito delle infermiere che avevano assistito all'operazione di mio padre al diverticolo, si avvicinarono a me e mi dissero di denunciare i medici che avevano effettuato l'operazione perché mio padre non aveva nessun diverticolo e quindi è stato aperto con un taglio di 20 cm allo stomaco per niente.

Infatti, mi raccontano che il chirurgo aveva tagliato mio padre si è messo a cercare il diverticolo ma non essendoci lo ha richiuso ed ha terminato la sua operazione.

(questo, per chi non lo sapesse, ha impedito il ciclo di chemioterapia, infatti non si può fare nessun ciclo se riporti dei tagli o ferite, perché la chemioterapia non fa coagulare il sangue e quindi non permette la rimarginazione e si morirebbe per dissanguamento).

Andai subito dal Dottor Roberto Rosa per chiedere delle spiegazioni sull'operazione che aveva svolto.

Appena mi vide, iniziò subito ad urlarmi addosso senza neanche darmi la possibilità di dire “Buongiorno Dottore”, e mi urlò che potevo anche denunciarlo, che potevo fare quello che volevo (tutto questo senza neanche guardarmi in faccia ma sgattaiolando da una stanza all'altra.) e talmente urlava che tutto il reparto lo sentiva compreso mio padre, il quale mi fece subito andare da lui e mi disse di lasciarlo perdere e di non denunciarlo perché ormai la frittata era fatta e Dio lo avrebbe punito per il suo operato.

Mio padre è stato un uomo di grande fede cristiana e per lui contava di più la punizione divina che quella dell'uomo. Io abbattuto e pieno di rabbia rispettai la sua richiesta e non sporsi nessuna denuncia.

Quando ormai il taglio fu rimarginato e si potevano fare i cicli di chemioterapia, il tumore aveva preso il sopravvento ed i cicli di chemioterapia non servivano più perché ormai il tumore era in metastasi. Da li a circa 5 mesi mio padre morì, il tumore si mangiò tutto il polmone riversando acqua dentro se stesso ed il cuore non resse più e gli scoppiò determinando così la sua fine ancora prima di quel poco che già gli rimaneva, e la cosa più buffa di tutto questo è che i medici che hanno operato mio padre sono stati pagati profumatamente per i loro servizi.


Lascio a voi che leggete il giudizio di quello che mi è successo ed ora sono più sereno perché finalmente ho potuto dare voce alla mia vicenda e spero che questa mia esperienza possa servire un giorno a qualcuno, per evitare che si ricada di nuovo in questo tipo di situazione.

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Grazie Lux, per la tua preziosa Testimonianza. Vedrai che a qualcuno servirà leggerla.

Un abbraccio, da tutti noi di Denunce In Rete - lo staff.



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Aggiornamento 02 03 2011: dal sito di
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Ho corretto il post, aggiungendo il mio nome e cognome e quello di mio Padre. Vorrei aggiungere che ancora oggi conservo tutti i dati sanitari che hanno riguardato mio Padre, tra cui anche quelli dove veniva fatta richiesta urgente per l'intervento al diverticolo e quello successivo all'intervento dove viene detto che non è stato trovato nessun diverticolo, i quali metterò volentieri a disposizione magari per il Tribunale dell'ospedale.... Poveri noi in questa Italia....

luxlux

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Caro Luca; ci permettiamo di spronarti alla denuncia legale, non tanto per sperare di avere giustizia (come tuo padre diceva, esiste quella divina..), ma.. per evitare ad altri d'incorrere negli stessi dottori responsabili. Non sia mai che uccidano qualcun altro... e, la responsabilità sarà anche tua che decidi di non parlare, di non denunciare. FALLO. Nei confronti del tuo prossimo, è la cosa più corretta da fare. Animo!

lo Staff -

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4 commenti:

  1. ciao LUCA , ho letto la tua lettera e mi dispiace tanto x tuo padre e cosi anche x te . x fortuna i medici non sono tutti come quel chirurgo ! io forse al tuo posto farei una bella denuncia , e con i soldi che vincerai .... ( perchè li vincerai ) li darei ad un'associazione che aiutano le persone malate di tumori , son sicura che tuo padre ne sarebbe felicissimo . ciao buona fortuna . caterina , ciao

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  2. ciao luca, mi spiace per l'accaduto, fidati alle persone competente e justizia avrai, purtroppo è dal 21 marzo che vado avanti per un caso di malasanita e ogni mese sto peggiorand, ho 47 anni, e tutt'ora il medioco che mi ha operata privatamente mi mortifica e vuole che faccia accertamenti dove mi manda lui, non avendo piu le possibilita di andare a pagamento sono passata dalla mutua dove riscontrano peggioramento. Non so piu cosa fare e mi sono anch'io fidata nelle mani di dio solo che mia figlia di 11 anni ha solo me. grazie, avevo paura di scrivere perhe sono succube di tutto:

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  3. che tristezza! un tempo quando eravamo ammalati e il dottore entrava
    nella nostra casa ci sentivamo meglio e rincuorati al solo vederlo e, certo,
    oggi sappiamo che la fiducia e la serenità alzano le difese immunitarie.
    Oggi non è più,almeno in molti casi,così e ci sentiamo soli e presi ben poco in carico:peccato.

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  4. Anche io ho sperimentato sulla mia pelle,in occasione di un infelice intervento chirurgico:la disinformazione grave,il danno fisico e il maltrattamento.Sono uscita dall'ospedale a pezzi nel corpo e nell'anima e con la salute gravemente compromessa.
    Con molta amarezza ho potuto constatare non solo l'indifferenza ma la presa di distanza da parte dei medici ai quali mi sto tuttora rivolgendo:
    e questo accade nel nord Italia.

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